Fuori Mostra - Cattedrale di San Giusto

Susa

La consacrazione risale al 1027 mentre due anni più tardi Olderico Manfredi istituisce il monastero benedettino adiacente.

Un primo intervento di ampliamento dell’edificio, nel corso del quale esso fu sopraelevato e la facciata della chiesa venne addossata alla cinta muraria cittadina, risale al XII secolo. Al 1321 risale l’intervento di rifacimento dell’abside in chiave gotica, mentre agli anni successivi al 1481 si deve il rinnovamento del campanile con la costruzione delle guglie, dei pinnacoli e del coronamento in cotto. Queste ultime innovazioni stilistiche furono fortemente volute dal cardinale Guglielmo d’Estouteville, abate commendatario di San Giusto e vescovo della diocesi di Saint Jean de Maurienne, il cui campanile gotico (successivamente distrutto e poi ricostruito in stile romanico) presentava forti somiglianze con quello segusino. All’epoca tardobarocca è da assegnare la costruzione di buona parte delle attuali cappelle laterali.

La decorazione attuale dell’edificio risale al 1863-1865, quando Edoardo Arborio Mella dispose i lavori volti alla restituzione della facies neogotica.

La facciata ha un profilo a capanna, caratterizzato da un portale lapideo di semplice fattura, da pinnacoli e archetti pensili in laterizio sulla sommità e da tre bassorilievi in cotto raffiguranti il Cristo, San Giusto e San Mauro, ora solo parzialmente visibili, posti nella parte alta. All’esterno sono presenti alcuni cicli affrescati risalenti ai secoli XII-XV: in una lunetta, sfalsata rispetto all’attuale porta laterale, si trova una Crocifissione, mentre sul portale del muro adiacente campeggia lo stemma del cardinale d’Estouteville.

Sono numerose le testimonianze d’arte provenienti dalla Cattedrale oggi conservate nel Museo Diocesano: del Tesoro della Cattedrale di San Giusto fanno infatti parte un cofanetto reliquiario di manifattura barbarica (VII secolo), i picchiotti dell’antico portale della Cattedrale (1130 circa), la croce processionale di Johannes Bos (1360 circa) e lo splendido Trittico della Madonna col Bambino, detto del Rocciamelone, datato 1358. Nella sacrestia della cattedrale era anche conservata la grande pala d’altare con Storie di San Nicola, oggi visibile in mostra.

  Piazza S. Giusto 12, Susa
tel: 0122.622640
museo@centroculturalediocesano.it

Aperta

Ingresso libero

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