
Piazza San Giusto, 10059 Susa
La chiesa abbaziale di San Giusto di Susa, attuale cattedrale, venne consacrata il 18 ottobre 1027. Il 9 luglio 1029, Alrico, Vescovo di Asti, suo fratello Olderico Manfredi, marchese di Torino e la contessa Berta moglie di Manfredi, sottoscrissero l'atto di fondazione del monastero benedettino ad essa annesso.
L'edificio subì nel 1321 il rifacimento gotico dell'area absidale, mentre risalgono alla metà del Quattrocento i pinnacoli e le decorazioni in cotto del campanile.
Nel 1581 i monaci benedettini vennero sostituiti dai Canonici Regolari Agostiniani Lateranensi e due secoli più tardi, il 3 agosto 1772, papa Clemente XIV decretò l'erezione della Diocesi di Susa, di cui San Giusto divenne Cattedrale.
L'edificio conserva numerose tracce delle decorazioni ad affresco che si sono succedute nel tempo: all'esterno, sulla fiancata meridionale, sono visibili un interessante fregio romanico a monocromo e la lunetta con la crocifissione, risalenti al 1130 circa; sulla medesima facciata sono presenti anche altri affreschi, risalenti al XV secolo, tra cui un arcone decorato con raffigurazioni di profeti.
Nel transetto destro, è possibile vedere le trecentesche vele con raffigurazioni dei padri della chiesa, mentre all'interno del basamento del campanile si conserva un altro interessante ciclo pittorico romanico raffigurante un velario, un guerriero e alcune fiere.
Il piano di restauro degli affreschi rinvenuti nella Cripta della Cattedrale è stato ritenuto idoneo al finanziamento del bando “I Luoghi del Cuore” 2023 del FAI – Fondo Ambiente Italiano. Il progetto, presentato dal Centro Culturale Diocesano di Susa, permetterà il recupero, lo studio e il restauro degli affreschi dell’abside della Cattedrale di San Giusto emersi durante la rimozione del coro ligneo in occasione di una campagna di restauro. Con grande stupore di tutti, proprio in quell’occasione sono tornate alla luce tracce di un affresco a livello di metà pavimento che hanno dato il via a un importante scavo archeologico all’interno della Cattedrale. L’affresco, una teoria di Santi che adornava la zona absidale, appartiene molto probabilmente alla fase gotica del Complesso segusino.