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Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso

church Abbazie e monasteri
candle Arte sacra
brush Cicli affrescati
photo_camera Turismo

via S. Antonio di Ranverso 1, 10090 Buttigliera Alta

La Precettoria di S. Antonio di Ranverso sorge a ridosso della collina morenica tra la Valle di Susa e la Val Sangone. Il complesso ospedaliero sorse a partire dal 1188 per volere dei canonici dell’ordine di S. Antonio di Vienne, i quali si dedicarono all’assistenza dei pellegrini sulla Via Francigena e alla cura dei malati di herpes zoster (fuoco di S. Antonio).

L’ente godette nei secoli della protezione dei Savoia e, alla soppressione dell’ordine ospedaliero antoniano - inglobato in quello di Malta nel 1775 - passò all’Ordine Mauriziano, cui ancora oggi appartiene.
L’attuale assetto è frutto di continui ampliamenti e modifiche nei secoli. La chiesa, che risultava terminata già a inizio Duecento, fu rimaneggiata nel Quattrocento con l’aggiunta di due navate laterali. Alla fine del medesimo secolo l’edificio, così come l’Ospedaletto, venne dotato di una facciata a ghimberghe e coronamento con pinnacoli in cotto per volere del priore commendatario Jean de Montchenu II. Il campanile gotico risale al XIV secolo.

Tra gli elementi artistici di pregio, all’esterno si segnalano, oltre alle già citate ghimberghe in cotto, le chiavi di volta, i capitelli e le mensole variamente figurate presenti nel pronao. L’interno della chiesa fu affrescato con una prima campagna decorativa intorno al 1395 quando furono realizzate le scene della cappella della Maddalena. L’opera pittorica maggiore venne iniziata a partire dal 1406 da Giacomo Jaquerio, che ha lasciato la propria firma al di sotto dell’affresco raffigurante la Madonna in Trono sito nel presbiterio. Jaquerio fu attivo nella prima metà del Quattrocento ed è annoverato come il più importante promotore del gotico internazionale in Piemonte. Alla sua mano si devono il Cristo di Pietà e le Storie di S. Antonio abate sulla parete destra del presbiterio, la Madonna in Trono sulla parete sinistra, le Storie di San Biagio nella navata laterale destra. Vero e proprio capolavoro del maestro è il ciclo della Passione, affrescato nella sacrestia, nel quale Jaquerio unisce elementi del gotico fiorito ad espressioni di intenso realismo.

All’interno della chiesa è da segnalare anche il bellissimo Polittico della Natività con i SS. Rocco, Sebastiano, Antonio abate e Bernardino da Siena, realizzato nel 1531 dal Defendente Ferrari, cui fa da corredo una predella decorata con scene della vita di S. Antonio abate.

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