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Itinerario Liberty

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Comune di Rubiana, 10040 Rubiana

Rubiana e la valle del Messa diventano a cavallo del Novecento i luoghi di villeggiatura estiva per eccellenza delle tante famiglie alto borghesi che a poca distanza da Torino portavano mondanità e ospiti illustri.
Non esisteva un vero proprio Kursaal come a Bardonecchia ma certamente alcuni alberghi diventarono luoghi di ritrovo e mondanità come Villa Irma, l'attuale locale La Pineta, che nel 1818 ospitò Dino Campana.

L'architettura di molte ville ed edifici in Rubiana e nelle sue borgate rivivono ancora oggi i fasti di quel periodo: lo stile dello chalet suisse ben visibile nelle architetture e nelle decorazioni a lambrequins in legno a trafori sul filo di gronda di Villa Pino, Villa Stevens, Villa Querena (1916) e Villa Varda (l'attuale sede municipale) con grandi vetrate e verande a bowindows aggettanti su giardini o sui boschi.

L'esportazione di modelli cittadini nelle zone di villeggiatura e la contaminazione tra stili architettonici come il neogotico e Florentinstile vedono esempi in Villa Cassaz (1930), Villa Bruno in borgata Bugnone, stili provenienti dagli ambiti cittadini e torinesi ma che nelle aree di villeggiatura trovano nei professionisti e nelle committenze locali alcuni esempi notevoli a partire dal restauro del castello di Villar Dora e dalla costruzione di edifici come Villa Alchera (1931), Villa Belmondo (1934) di Rubiana e Villa Restaino oggi Villa Ada ad Almese. Il collegamento ferroviario sino ad Avigliana aumentò la fama di meta di villeggiatura anche da parte di industriali torinesi tra questi l'amministratore delegato della Michelin committente della Villa Giacometti in via Roma (1906), decorata con rilievi fitomorfi, teste diaboliche e decorazioni astratte in sintonia con lo stile Liberty internazionale.

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