Architettura tradizionale

Alta e bassa valle di Susa sono caratterizzate da architetture tradizionali e tipilogie edilizie molto diverse a causa delle sensibili differenze storiche e culturali, delle condizioni ambientali e climatiche, delle risorse disponibili.
La dimora alpina è sempre strutturata in modo funzionale per poter assolvere a funzioni specifiche. L'economia e le attività agrosilvo pastorali variano con la quota e questo influisce nel modo di concepire la casa e in nucleo abitato.
La casa rurale, non ha solo funzioni abitative, ma è soprattutto uno strumento per l'attività agricola e pastorale, in cui l'organizzazione dello spazio è strettamente subordinata alle funzioni e alle necessità lavorative. Gli ambienti residenziali occupano porzioni minime dell'intero volume della casa. Prevalgono invece gli spazi destinati al ricovero del bestiame e alle scorte per il sostentamento degli uomini e degli animali che costituiscono la ricchezza della famiglia contadina.
L'architettura rurale della bassa e media valle è caretterizzata da edifici costruiti esclusivamente in pietra, la struttura del tetto è in legno (normalmente di castagno), la copertura in lose. Gli ambienti dedicati a stalla, abitazione e fienile sono sovrapposti e normalmente collegati da scale esterne. L'unico elemento in legno è la balconata all'ultimo piano, ove veniva posto a essiccare il fieno. Talvolta i volumi sono a corpi separati.
In alta Valle l'abbondanza di pietra e legname da costruzione garantiscono la possibilità di edificare abitazioni più imponenti che, a causa delle condizioni climatiche, si sviluppano in volumi accentrati sotto un grande tetto dove è possibile svolgere le attività quotidiane anche in inverno, quando la neve è abbondante.
L'Alta Valle è caratterizzata dallo svilupparsi di un modello di architettura di derivazione delfinale e le tipologie di casa rurale alpina sono molteplici.
Nella piana di Oulx e Salbertrand e nelle valli di Cesana e Bardonecchia si riscontra una forma prevalente di grangia caratterizzata da due piani fuori terra in pietra e sottotetto in legno con travi portanti in larice e copertura in scandole o lose; ci sono poi due ballatoi in corrispondenza della soletta del primo piano e del sottotetto, ben riparati dagli spioventi del tetto, per l'essiccazione di vari prodotti, mentre spesso, proprio per avere più spazio per questa operazione, il sottotetto è lasciato senza la parete esposta a sud, di modo che il sole e il calore entrino con più facilità. La stalla è solitamente in muratura, con uno o più pilastri centrali.
Spesso la costruzione di una grangia comportava la collaborazione della gente di tutta la borgata ed era un momento comunitario di grande importanza.
Sulle case è facile trovare le date di costruzione, molte riferibili al '700, che fu il secolo d'oro per l'edilizia alpina, in cui architettura e decorazione raggiunsero alti livelli di armonia e coabitazione e in cui le parti civili delle abitazioni si ampliarono. Non mancano però esempi di costruzioni ancora più antiche, come testimoniato da alcune grange di Desertes, risalenti alla fine del '400.