Regie Armonie lungo la Via Francigena a S.Ambrogio il 25 maggio

“Regie Armonie-Itinerari musicali lungo la Via Francigena”, la stagione proposta da Itinerari in Musica, prosegue sabato 25 maggio, alle 21, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Vincenzo in piazza San Giovanni Vincenzo 2 a Sant’Ambrogio di Torino.

L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Sant’Ambrogio di Torino ma soprattutto in partnership con i Club Rotary Susa-Valsusa, Rivoli e Torino Est.

Il “Concerto per Organo e Violino” vede di scena Maurizio Cadossi (violino) e Luca Benedicti (organo).

Ingresso a offerta libera.

Per informazioni scrivere a soloclassica@gmail.com.

Programma:

Johann Sebastian BACH (1685-1750)
Preludio in Mi bemolle maggiore BWV 552

Johann PACHELBEL (1653-1706)
Canone in Re maggiore per violino e organo

Tomaso ALBINONI (1671-1751)
Adagio in Sol minore per violino e organo

Felix MENDELSSOHN (1809-1847)
Sonata in Do minore op.65, n.2 per organo
Grave e adagio – Allegro maestoso e vivace – Fuga

Johann Sebastian BACH (1685-1750)
Aria sulla IV corda per violino e organo

Giacomo PUCCINI(1858-1924)
Nessun dorma (from “Turandot”) per organo

Oskar WERMANN (1840-1906)
Dai 4 Vortragsstücke op.130 per violino e organo: Canzone

Pietro MASCAGNI (1863-1945)
Intermezzo (from “La cavalleria rusticana”) per organo

Albert BECKER (1834-1899)
Adagio per violino e organo

Nota di Sala

Il programma che i due affermati musicisti si accingono ad eseguire è di ampio respiro e notevole interesse. A pagine di grandi compositori dedicate all’organo solo come il brillante e maestoso Preludio in Mi bemolle maggiore BWV 552 posto da J.S. Bach in apertura della “Dritter teil der klavierübung” o la breve ma stupenda Seconda Sonata di Felix Mendelssohn in quattro movimenti si alterneranno brani per violino e organo di autori meno conosciuti del periodo romantico e tardo romantico come il malinconico e affascinante Adagio o la Canzone dei tedeschi Becker e Wermann . Non mancheranno le trascrizioni di brani celebri o celeberrimi come il Canone di Pachelbel seguito dall’Adagio di Albinoni/Giazotto o l’Aria sulla quarta corda di Bach. Una parentesi a parte meritano i due pezzi operistici di Mascagni (Intermezzo) e Puccini (“Nessun dorma” dalla Turandot), quest’ultimo ricordato in modo particolare in occasione del primo centenario della morte.

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