Duemila anni di clima in Val di Susa, dal 1° giugno in mostra

Sapevate che l’alta Val di Susa è tra le zone più secche delle Alpi? Che si scia molto, ma nevica poco rispetto alle montagne vicine? Che è una valle ventosa ma meno di quanto si creda? Che un secolo fa a 3000 metri si estraeva il ghiaccio da vendere a Torino?
Queste, e altre curiosità e informazioni sono svelate dalla mostra permanente “Duemila anni di clima in Val di Susa. Da Annibale al riscaldamento globale”, curata da Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico La Stampa e Rai, al Castello di Adelaide/Museo Archeologico di Susa.
Trenta pannelli riccamente illustrati che raccontano storia e caratteristiche del clima valsusino: le glaciazioni del passato, il possibile passaggio di Annibale in un’annata fresca e nevosa (218 a.C.), le cronache dei viandanti tra le bufere invernali al
Moncenisio, i geli di una volta, le piogge e le alluvioni, la neve, le valanghe e le tempeste di föhn, gli incendi del 2017, i fiumi, gli acquedotti storici e moderni e le centrali idroelettriche, i ghiacciai in estinzione e le sfide del clima futuro.
Uno strumento per la conoscenza e la gestione del territorio, nato dall’analisi di circa un milione di dati meteorologici dell’ultimo secolo e di centinaia di documenti storici, pubblicati complessivamente per la prima volta.
L’iniziativa, realizzata dalla Società Meteorologica Italiana, associazione scientifica fondata nel 1865, è maturata in collaborazione con: Fondazione Magnetto, Città di Susa, Comune di Bardonecchia, IREN Energia, SMAT, Regione Piemonte, Rotary International, Acsel, Isires, Due Emme Pack, ARPA Piemonte, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino.

Inaugurazione della mostra permanente “Duemila anni di clima in Val di Susa. Da Annibale al riscaldamento globale” (a cura di Luca Mercalli) venerdì 1° giugno, ore 15:30 – 18 a Susa - Castello di Adelaide. 

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