San Giovanni

Sauze d'Oulx

Cultura popolare

In Valle di Susa si conservano, nelle tradizioni popolari, sopravvivenze dei lontani riti pagani successivamente assimilati dalla religione cristiana.
La devozione a San Giovanni Battista è piuttosto diffusa, forse proprio per quel sincretismo che ha, nel corso del medioevo, introdotto il suo culto in sostituzione di quello legato al solstizio d'estate.

La sera del 23 giugno, la vigilia di San Giovanni, a Sauze d'Oulx e Salbertrand è usanza accendere grandi falò e fare festa, come in antichi baccanali. Sono la reminiscenza dei fuochi accesi dagli antichi Celti, che veneravano il dio Sole, nel tentativo di prolungare le ore di luce proprio quando, in prossimità del solstizio d'estate, le giornate iniziavano ad accorciarsi preannunciando il ritorno dell' inverno.
In un passato non troppo lontano, i fuochi di san Giovanni illuminavano tutti i villaggi, gli alpeggi, i poggi dell'Alta Valle.
Il giorno successivo, all'alba, era consuetudine recarsi nei prati ancora umidi per bagnare gli occhi con la rugiada purificatrice e comporre piccoli mazzi di fiori di campo che, disposti a croce, venivano messi sulla porta di casa a protezione dei suoi abitanti. Il bestiame condotto al pascolo veniva fatto passare sopra le ceneri dei fuochi nella speranza di preservare zampe e zoccoli dalle malattie.

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Il falò di San Giovanni viene acceso in località Cramajò, zona Clotes, la sera del 23 giugno.

Sauze d'Oulx Comune di Sauze d'Oulx

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