Vette sacre

La montagna, fin dall’antichità, è stata considerata come uno dei luoghi privilegiati per la 
manifestazione del sacro; l’altitudine rivestiva infatti, in gran parte dei culti religiosi, un ruolo 
consacrante e tutto ciò che maggiormente si avvicinava al cielo partecipava con intensità variabile 
alla trascendenza. 
La Valle di Susa è, da questo punto di vista, un luogo particolarmente ricco di testimonianze e la 
toponomastica stessa ci illustra come fin dall’età antica molti monti fossero consacrati ad elementi 
naturali o a divinità teriomorfe: soprattutto in media e bassa valle sono infatti molti i monti che 
derivano il proprio appellativo dal nome di un animale. 
 
 
Caprie Monte Caprasio
Claviere Monginevro
Mompantero Rocciamelone
Nevache Monte Tabor
Sant'Ambrogio di Torino Monte Pirchiriano
Sauze d'Oulx Monte Genevris

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