Grisa rousa

Vitigni autoctoni

Il grappolo a maturità è grande (talora molto grande), piramidale alato, un po’ allungato, compatto. Matura in genere nella terza decade di settembre.

L’acino è di media grandezza, sferoidale o lievemente appiattito con la buccia di medio spessore, debolmente pruinosa, di un bel colore rosa carico o rosso violetto quando ben esposta alla luce, oppure verde chiaro appena sfumato di rosa. La polpa è consistente, se non proprio croccante, gradevole al palato.

E’ un vitigno dal vigore moderato ma dalla elevata produttività, soprattutto per la rilevante dimensione dei grappoli, più che per la fertilità.

Tende però ad alternare: le stesse piante offrono annate di raccolto particolarmente abbondante alternate a vendemmie meno copiose.

L’uva, per l’aspetto particolarmente attraente nella forma e nel colore e per il valore organolettico, si deve considerare più da mensa che da vinificare.

Oggi se ne ottiene un vino bianco o debolmente rosato, dalla bassa gradazione alcolica, esclusivamente destinato all’autoconsumo.

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